A Bologna Sabato 12 Ottobre si è svolto uno stage incredibilmente ricco di teoria applicata allo studio della forma xiao hong quan; tantissimi dettagli, oltre a spiegazioni di diverse applicazioni marziali.
Il Maestro Shi Yan Hui ha sfruttato alcune metafore degli antenati sottolineando, secondo la tradizione, quanto siano efficaci per permettere agli allievi di raggiungere una maggiore profondità di comprensione.
Ogni tecnica, eseguita con le spiegazioni del Maestro, ha un sapore tradizionale; grazie ad esse è possibile comprendere l’equilibrio tra lento e veloce, alto e basso, duro e morbido, aperto e chiuso; “ veloci come un fulmine, fermi come una statua”, oppure “muoversi come le onde del mare”.
Man mano che ci si allena nel modo corretto, si riempie l’interno e cresce il livello di consapevolezza.
Già alla fine dello stage mattutino di Kung Fu, ad ogni livello i partecipanti hanno potuto constatare la diversa qualità come risultato finale.
Poi, in chiusura, un duro lavoro sui fondamentali che ha letteralmente vuotato il corpo e la mente nella soddisfazione generale.
Anche la lezione pomeridiana di Qi Gong ha visto una grande partecipazione ed è stata caratterizzata da un duro lavoro sulla posizione Ma Bu; il principio attorno al quale si è svolta la lezione è quello di “apertura” comune a tutti gli stili praticati; che sia Kung Fu, Tai Ji, Qi Gong, Meditazione: tutto è finalizzato all’apertura per permettere al Qi di scorrere.
Affinché l’obiettivo sia il Qi, quando ci alleniamo non dobbiamo dare ad esso troppa importanza; dobbiamo invece concentrarci sull’allenamento corretto, solo così potremmo guadagnarci l’obiettivo finale.
Un ringraziamento caloroso al Maestro per la sua dedizione e per i risultati che ciascuno può riscontrare da sé.